Brain for sale


WBNR – BrownianGpsDerive
settembre 12, 2007, 10:17 PM
Filed under: dance, danza, londra, spazio, sperimentazione, WBNR


Eccoci finalmente ai due flussi di dati puri. Essi possono essere confrontati e posso operare con operazioni matematiche su di essi. In una delle nostre derive, nate da un overflow nel flusso di dati nel nostro cervello (mio e di Alessandro), passeggiando per le strade di Londra abbiamo deciso come lavorare sul cityscape. I dati GPS, la georeferenziazione del moto di brown. Forse troppo perverso? Chi lo sa, e’ comunque geniale!

(…dal mio taccuino) Il segnale. Il trattamento del segnale nella danza! Non avrei mai pensato a questo prima d’ora. Anche qui si manifestano dinamiche molto interessanti. Un corpo, le sue articolazioni, i suoi elementi ricevono stimoli dalle terminazioni nervose (di conseguenza dal cervello). Cosa succede se a questo segnale vengono applicati filtri e funzioni? E’ ovvio che il filtro e’ una componente naturale proprio perche’ sotto il controllo ed il giudizio di ogni danzatore. Resta il fatto che crea un forte impatto sulla scena e crea una condizione mentale particolare nel danzatore. Questo credo sia perfetto per ospitare quello che verra’, non so ancora cosa ma…
Al danzatore in questo modo viene imposta una costrizione, inizia a perdere la possibilita’ di esprimersi istintivamente e liberamente.

 



WBNR – Natura, caos, machinescape
settembre 9, 2007, 9:41 PM
Filed under: dance, danza, generative, spazio, WBNR


Dopo un’attenta analisi dei flussi, il moto di brown sembra essere la nostra chiave di accesso al machinescape. Esso ci guidera’ all’interno dei processi, dei flussi di dati.

La sua natura e’ strettamente legata con la casualita’, in effetti la sua simulazione al calcolatore e’ una successione di numeri random in un range ristretto di generazione. Questo range rappresenta in pratica la densita’ del fluido nella quale il brownian motion prende forma. (vedi wikipedia: Moto Browniano)

Per poter mettere in relazione i flussi di dati, si e’ presa in considerazione la campionatura dei dati dall’alto.

(… dal taccuino) Alessandro continua a lavorare con i danzatori sul VCCT, utilizza delle palline di pongo colorate e bastoncini di legno per dare le istruzioni ai danzatori. Vedo i danzatori molto interessati e ben coinvolti. Trovo molto interessante il materiale che emerge da ogni singolo esercizio. Inizio a capire dove si vuole arrivare. Otto ore al giorno di esercizi, di pratica non saranno troppe?



WBNR – Primi giorni
settembre 5, 2007, 8:55 PM
Filed under: dance, danza, errore, errors, Personal, spazio, sperimentazione, WBNR

Nella prima fase di WBNR, ci si e’ chiesti come indagare lo spazio, come creare flussi di dati, facendo emergere linee, geografie di bit da campionare per una successiva elaborazione.

La risposta e’ venuta alla luce, proprio riflettendo sul codice e sui flussi di dati provenienti dai rispettivi “scape” (paesaggi, spazi, dimensioni). Il processo di creazione > analisi > campionamento, comporta un passaggio obbligato, quello della conversione e della normalizzazione dei flussi di dati per il successivo trattamento da parte del software.

(dal mio taccuino) Nella prima fase di WBNR, e’ stato chiesto ai danzatori di tracciare, di indagare lo spazio facendo emergere delle linee che rappresentino il cityscape, il macro spazio. Naturalmente l’approccio da parte dei danzatori mi ha accecato, e’ stato come un lampo. Non ho mai avuto esperienze dirette nella danza sperimentale, nella coreografia, ed il mio rapporto con il corpo (sia mio che altrui) e’ da sempre nella nebbia, nascosto, poco presente. Questi corpi che disegnano lo spazio, che si muovono decisi, lentamente oppure a scatti, sembrano conoscere gia’ cio’ che devono rappresentare. L’energia che sprigionano sembra avere origine all’esterno, sembra appartenere ad un essere altro. Uno schizzo di adrenalina mi porta velocissimo dentro una spirale, che mi coinvolge, mi cattura. Non avevo mai pensato al corpo coinvolto in un processo creativo orientato a rappresentare l’errore. Quale strada seguire?
Sicuramente i danzatori coinvolti sono molto differenti tra loro con esperienze, storie e vite lontane tra loro. Tutto questo sara’ sicuramente importate e portera’ molto al progetto. Sono bastati pochi sforzi per coinvolgerli in un’analisi dello spazio e nella ricerca dei flussi.

 



Spazi bianchi, codice, quasi-vuoto
agosto 27, 2007, 7:58 PM
Filed under: codice, concepts, estetica, Personal, spazio

Domani mi dedicherò alle ultime prove degli algoritmi per tracciare gli spostamenti
nello spazio.
Fisicamente non sono tanto okay, penso sia tutto legato allo stress. Non ho
assolutamente voglia di partire, ma questo credo sia molto importante, quasi una
prova. E tornerò pieno di energia e vitalità da trasmettere a myLuv Chiara.
Continuo a collezionare pensieri interessanti. Voglio inziare una ricerca sullo
spazio, il silenzio, il vuoto ed il nulla. (l’incontro con Alessandro Carboni che
è da diversi anni che porta avanti una ricerca sullo zero sicuramente sarà
fantastico)
Per ora ho trovato alcuni autori interessanti come:
Stephane Mallarmé, Alphonse Allais

Parole in bianco. Un omaggio agli spazi bianchi delle poesie
di Stéphane Mallarmé, al Coltello senza lama, al quale manca
il manico di Georg Christoph Lichtenberg e alla Prima
comunione di fanciulle affette da clorosi in una giornata
di neve di Alphonse Allais, al capitolo diciottesimo del
volume nono del Tristram Shandy, al«libro su niente»
sognato da Gustave Flaubert, alle pagine bianche dei libri
scozzesi raccontate da Julio Cortázar, alla
«Pagina inedita non scritta di Samuel Beckett» in Quo lapis?
di Lino Di Lallo e alla riga inesistente offerta al
tipografo da Giorgio Manganelli.

Negli utlimi giorni ho anche letto due libri interessanti per quanto riguarda le ricerche sul codice. Piano piano stò cercando di capire dove posso trovare le radici del fascino che vedo trasparire dalle righe di codice, dagli spazi bianchi, dai simboli e la punteggiatura.

Alcuni frammenti:

Isidore Isou
Umberto Eco – Trattato di semiotica generale
e sempre
Stéphane Mallarmé