Brain for sale


Estetica dei flussi
febbraio 16, 2009, 11:59 PM
Filed under: estetica, flussi | Tag: ,

Un’allucinazione vissuta consensualmente ogni giorno da miliardi di operatori legali, in ogni nazione, da bambini a cui vengono insegnati i concetti matematici… Impensabile complessità. Linee di luce allineate nel nonspazio della mente, ammassi e costellazioni di dati.
(neuromancer, w.gibson).

Nella proprietà emergente dell’essere costantemente collegati trovo interessante focalizzare l’attenzione sui flussi. Capirli significa esplorare il potenziale percettivo dell’invisibile e multiforme sostanza dei dati che permeano il nostro universo. Che forma può avere un flusso di informazioni? La fisica ci porta a definire il flusso come uno spostamento di materia ed energia da un luogo all’altro dello spazio. E’ evidente che perché tale movimento si inneschi, devono essere presenti condizioni di disomogeneità nella distribuzione della materia e dell’energia stesse in quello spazio. Così anche il fluire dell’informazione è legato ad uno squilibrio, alla differente pressione o meglio alla differente densità di informazione tra due oggetti/soggetti. La direzione del fluire dell’informazione è assimilabile all’asse di congiunzione tra zone di disomogeneità distributiva. Un flusso, lineare o circolare che sia, o di qualunque forma possa essere, sembrerebbe legato alla distribuzione delle densità di informazione nello spazio della rete. Il web stesso è il flusso di informazioni che diventa spazio. Maggiore è il flusso maggiore sarà lo Spazio.
Uno spazio di movimento fluido, che sembra rispondere al meglio al nostro desiderio di conoscenza. La relazione positiva tra soggetti, ovvero la loro connessione, è alla base di una nuova dimensione. Si tratta di un nuovo tipo di spazio che nasce dal flusso di informazioni, e dallo stesso flusso di informazioni che lo sta generando trae la propria forma.
I flussi sono i nonluoghi dello spostamento e dell’attraversamento del reale.  Un nuovo sistema di luoghi in rapida trasformazione che si muove alla velocità del pensiero.
Spazi profondi o allargati, utilizzando con coerenza la materia a disposizione: l’interattività e le interconnessioni dinamiche.
Visione tattile, modelli informatici, transcodifica, trasgressione, interattività, spazio virtuale, nuovi algoritmi, total surround e interconnessione dinamiche le linee guida del nuovo pensiero.
Architetture che mettono insieme i tre principali ambienti spaziali in cui e con cui oggi viviamo: mente, mondo e network.

Nonostante essi siano portatori di velocità, connettività e complessità tecnologica non sono accompagnati da coerenza affidabilità e controllo, diventando il luogo adatto ad ospitare l’incidente.


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Commento di Elaina




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